Metal Theory by Claudio Kulesko & Gioele Cima

Metal Theory by Claudio Kulesko & Gioele Cima

autore:Claudio Kulesko & Gioele Cima [Kulesko, Claudio & Cima, Gioele]
La lingua: ita
Format: epub
editore: D editore
pubblicato: 2024-06-14T22:00:00+00:00


La catastrofe a venire: da Pain of Mind a Enemy of the Sun

Pain of Mind è il disco d’esordio dei Neurosis, una raffica di invettive e ingiurie contro la società capitalista che propone un grunge ante litteram, miscelato con la foga enfatica dell’hardcore e la carica eversiva del punk. Il risultato dell’operazione è un rock crudo, spinto fino all’eccesso e frammisto a momenti di puro death metal – miscuglio che preannuncia già per molti aspetti la virata post-metal che il gruppo compirà nei dischi successivi. Pur non proponendo il tipico tritacarne di urla e distorsioni degli album dei primi anni Novanta, in Pain of Mind il sarcasmo e la disperazione dilagano, ubiqui e inestinguibili come il dolore della mente. La società viene qui descritta come un impianto di controllo vile e impersonale, svenduto alla crudeltà del capitalismo. Sotto la maschera della spinta al benessere collettivo, l’apparato sociale opera come un genio maligno che restringe e manipola la psiche dei soggetti [124]. I subdoli meccanismi del potere illudono la mente umana di essere libera, di possedere realmente la capacità di scegliere e di essere artefice del proprio destino. Particolarizzando e dissimulando la loro forma, le logiche falsamente permissive del capitale alienano la mente accomodandola su bisogni e necessità sovradeterminate, con il risultato che le capacità critiche del pensiero – di cogliere cioè la dissimulazione del proprio asservimento – sono neutralizzate. Caricandosi di tutto il malessere politico che affligge la società post-industriale, questa primissima versione dei Neurosis propone una declinazione anarco-nichilistica dell’esistenza straordinariamente affine alle frange punk ed estremiste della controcultura, del postmodernismo e della biopolitica, dove la vita stessa è concepita come nient’altro che la preda di un “serpente” chiamato Controllo [125].

In seguito, quando la band abbandona l’hardcore e si affida a un tipo di produzione principalmente sintetica, la sua vena espressiva si affida a sonorità dalla trama più complessa, che ricordano vagamente – sebbene in una forma perversa – quelle dell’art rock. Con l’ingresso di Von Till nel gruppo e la pubblicazione del secondo disco, The Word as Law (1990), lo stile diviene più pessimistico e rabbioso, ma conserva alcuni significativi elementi del suo predecessore: le atmosfere cupe e dense, le sonorità convolute e marziali, le sequenze strozzate, il tutto avvolto in versi paranoidi e nichilistici. Come ha sottolineato il critico musicale Piero Scaruffi, l’allontanamento dall’hardcore sarà d’ora in poi compensato dalla frequente interposizione di “mini-suite” che non appartengono a “nessun genere” preciso [126], degli intermezzi aconcettuali che, anziché indirizzare la partitura verso una ricorsività melodica ideale, la disperdono in veri e propri momenti di apnea. Anche le tematiche del disco si dimostrano più sconfortanti delle precedenti, con l’imperativo a insorgere bestialmente che viene via via sostituito da un fatalismo cieco e senza appello: invece di spezzare i sigilli con cui il potere plasma la mente, o portare a galla la profonda solidarietà che lega gli oppressi per rovesciare il sistema, la via di fuga dal dolore della mente passa soltanto attraverso la scelta del proprio sacrificio, la volontà di divenire nessuno.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.